Fondazione Peppino Scoppa

Progetti di Ricerca

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La Fondazione Peppino Scoppa è aperta alla collaborazione con diverse tipologie di Partner, con cui condivide la mission di assistere e curare chi soffre.

Il CDG della Fondazione selezione i progetti scientifici più meritevoli e finanzia programmi di ricerca all’avanguardia e di importante rilevanza biomedica.

I partner scientifici:

2022
“Sbarro Health Research Organization (SHRO)”

Lo Sbarro Health Research Organization (SHRO) con sede in Philadelphia (USA), e’ un’organizzazione no profit riconosciuta come Public charity. Il Consiglio Direttivo ed il Comitato Scientifico dello SHRO sono diretti dal Presidente Prof. Antonio Giordano, un esperto di fama internazionale nel campo della genetica del cancro e malattie affini e di altre patologie debilitanti. Lo Sbarro Health Research Organization finanzia clinici, biologi molecolari, genetisti, fisici, chimici e biomatematici che studiano i meccanismi molecolari del cancro e di altre condizioni debilitanti. Nello specifico, la maggior parte dei progetti di ricerca svolti dall’Istituto puntano allo studio del ciclo cellulare e del controllo della crescita cellulare, nonche’ ai meccanismi che trasformano una cellula normale in una cellula cancerogena. L’organizzazione finanzia, inoltre, ricerche sui legami tra obesita’ e cancro, insieme ad un nuovo programma di terapia molecolare che ha l’obiettivo di incoraggiare l’utilizzo delle scoperte piu’ recenti nella creazione di mezzi diagnostici e di farmaci per un piu’ ampio ventaglio di malattie.

2022
“O.R.A. (Oncologia Ricerca e Assistenza)”

È un’Associazione senza scopo di lucro presieduta dal Prof. Giuseppe Di Lorenzo, Docente e Primario di oncologia Ospedale “Tortora” di Pagani. Il principale progetto di ricerca “Isoquercetin as an anti-Fatigue Experimental Agent in Patients Receiving anti-Cancer Systemic Therapy: a Randomized, Placebo-controlled Phase II Trial”. L’isoquercetina è una molecola naturale, poco costosa, attualmente in sperimentazione presso la Harvard University per la prevenzione delle trombosi associate al cancro. L’Associazione ORA è la prima al mondo a sperimentarla per il trattamento della fatigue associata al cancro, con risultati entusiasmanti: l’isoquercetina è riuscita non solo ad alleviare la “stanchezza chimica”, ma anche a lenire altri effetti collaterali del trattamento, come la tossicità cutanea. www.oncologiaora.it

2022

È partita la collaborazione tra la Fondazione Peppino Scoppa e l’Associazione LILT (Lega Italiana per la Lotte contro i Tumori) al fine di sostenere i Progetti di Ricerca Oncologici Istituzionali. In particolare il contributo della Fondazione Scoppa supporta l’attività relativa al progetto di ricerca “Studio prospettico osservazionale ETHIOPIA” che si espleta presso l’Ospedale di Tortora in collaborazione con l’Associazione LILT di Napoli. Il progetto è promosso dall’Associazione O.R.A., diretta dal Prof. Giuseppe di Lorenzo.

2008/2010
“ Wechsler Intelligence Scale for Children IV Ed.”

Collaborazione con la Cattedra di Teorie e Tecniche dei test della Facoltà di Psicologia1 dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per la raccolta del campione di standardizzazione di bambini e adolescenti con Ritardo Mentale utenti del Centro di Riabilitazione.

2008/2009
“ Un sistema di Ambient Intelligence per la riabilitazione di soggetti con disabilità uditiva”

Collaborazione con il Dipartimento di Scienze Relazionali dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II per la sperimentazione di un prototipo di guanto (ANIMA sistema integrato hardware/software nato dalla cooperazione dei ricercatori del ISTC – CNR di Roma con il Centro Studi della Fondazione Scoppa) con bambini ipoacusici afferenti al reparto U.R.I.A..

2008/2009
“Ausili multisensoriali nel campo dell’audiometria
comportamentale”

Collaborazione con il laboratorio di Neuroscienze dello Sviluppo dell’ Università Campus Bio Medico di Roma per uno studio sulle applicazioni di nuove tecnologie del campo della sensoristica al fine di ottimizzare l’utilizzo delle protesi acustiche.

2007/2008
““IROMEC Interactive Robotic Social Mediators as Companions”, Specific targeted research project

IST call 5 FP6−2005−IST-5 Pannel di esperti per l’Università degli Studi di Siena. Il progetto Europeo IROMEC ha l’obiettivo di supportare bambini con diverse disabilità perché percorrano un percorso di autonomia, prevenendo la dipendenza costante dagli altri e l’isolamento sociale. In questo senso, IROMEC vuole sviluppare il loro potenziale personale per imparare nuove competenze, interagendo in un ambiente di gioco mediato da un’applicazione robotica, che risponda alle aspettative degli utenti di avere un sistema sicuro, affidabile, versatile, adattabile, facile e semplice da usare e accessibile.

2006/2008
“ Studio sulle applicazioni di tecnologie robotiche come sussidio nelle terapie di riabilitazione cognitiva”

Collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, d’intesa con la Seconda Università degli Studi di Napoli. L’obiettivo della Ricerca è quello di investigare quali sono le potenzialità del robot Paro come ausilio nella riabilitazione cognitiva di
bambini affetti da Sindrome Autistica. Lo studio vuole essere quanto più sistematico possibile: un robot dalle sembianze di un cucciolo di foca è stato proposto a bambini affetti da Sindrome Autistica trattati dal Centro di Riabilitazione Fondazione Scoppa per poi verificare al termine del piano sperimentale, se la terapia con l’ausilio di tale artefatto robotico, funziona o meno e quale dinamiche d’interazione siano coinvolte.

2006/2008
“ Applicazione e studio di tecnologie cognitive a supporto di processi cognitivi normali e patologici”

Convenzione con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma (ISTC-CNR). Realizzazione di un ambiente costituito da una piattaforma (tappeto sensibile) di almeno 2×2 metri in grado di rilevare la posizione e il cambiamento di posizione di almeno una persona che si trova ad agire all’interno della piattaforma. Inoltre, in funzione del movimento della persona il dispositivo “risponde” modificando la diffusione sonora all’interno dell’ambiente e/o cambiando le immagini (oppure filmati o rappresentazioni grafiche di specifici software) proiettati su una parete.

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